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Università italiana: a volte il Merito è persino punito:il caso del professore Giovanni Urga

Giovanni Urga è Full Professor of Econometrics and Finance presso la Bayes Business School di Londra dal marzo 2002, fondatore e direttore del Centre for Econometric Analysis alla Bayes Business School dal 2004, e professore ordinario di Econometria (a tempo definito) presso l’Università degli Studi di Bergamo dall’ottobre 2007, in seguito a chiamata per “chiara fama” e dopo essere stato professore a contratto presso la stessa istituzione dal 1992. Urga ha ottenuto il PhD all’Università di Oxford (1987-1992), e sempre in Inghilterra è stato ricercatore, prima all’Università di Oxford (1991-1992), poi al Queen Mary and Westfield College di Londra (1992-1994) e alla London Business School di Londra (1994-1999). Ha un profilo scientifico di rilevanza internazionale e le sue competenze di ricerca si sono sviluppate nell’ambito della metodologia e delle applicazioni econometriche, dell'econometria finanziaria e della statistica. È autore di più di 70 pubblicazioni scientifiche di rilevanza internazionale, quasi tutte pubblicate su riviste di fascia A, in cui risulta chiaramente la doppia affiliazione (Universita’ di Bergamo e Bayes/Cass Business School): Journal of Econometrics, Journal of Business and Economic Statistics, Journal of Financial Econometrics, Journal of Banking and Finance, Journal of Financial Stability, International Journal of Forecasting, Journal of Money Credit and Banking, Bernoulli, Journal of Comparative Economics, Econometric Reviews, Economics Letters, Energy Journal, Oxford Economic Papers, Oxford Bulletin of Economics and Statistics; inoltre è Associate Editor di Empirical Economics (2004- present), ha svolto le funzioni di Guest Editor per il Journal of Business and Economic Statistics (2004-2007) e il Journal of Econometrics (2002-05), è organizzatore membro dello Scientific Committee delle “International Conference on Panel Data” e “OxMetrics/Dynamic Econometrics Conference”. È stato commissario in nuclei di valutazione di tesi di dottorato in diverse Università europee, Italia inclusa. Ha organizzato a svariate conferenze internazionali di econometria, ha vinto e coordinato diversi progetti di ricerca finanziati dalla Bank of England, ESRC, The Leverhulme Trust, Inquire UK Markit, MorningStar, Tullett Prebon, e dalla Comunita’ Europea (Tacis-Ace, Phare-Ace, Marie Curie Fellowships), è stato membro membro della Società Italiana di Econometria (SIdE) e della Società Italiana degli Economisti (SIE), e continua ad essere membro dell’American Stastical Assiociation (ASA), American Economic Association (AEA), dell’ Econometrics Society (ES), The Society for Financial Econometrics (SoFiE). Risulta tra gli autori più citati dell’Università di Bergamo e tra i più visionati sul network scientifico SSRN. Il suo indice di citazione è molto elevato ed ha avuto la valutazione di “eccellente” alla VQR(2011-14). La sua competenza scientifica e la sua visibilità internazionale sono, dunque, fuori discussione.

Nel 2006, dopo aver svolto attività di docenza come professore a contratto per l’Università di Bergamo fin dal 1993, il consiglio dell’allora facoltà di Economia deliberava all’unanimità la sua chiamata diretta per “chiara fama” come professore ordinario. Nel 2006 il CUN esprimeva parere favorevole in proposito. Nel 2010, a seguito del compimento del triennio di servizio effettivo, Urga otteneva la conferma in ruolo. Nel corso degli anni seguenti, Urga operava al fine di aiutare lo sviluppo professionale degli studenti e degli studiosi più giovani dell’Università di Bergamo, coinvolgendoli in progetti di ricerca che hanno portato alla pubblicazione di articoli scientifici in riviste di fascia A. Questi giovani coautori, per altro, sono stati spesso invitati in Inghilterra alla Bayes/Cass Business School per svolgere ricerca e tenere seminari e hanno beneficiato di fondi di ricerca della Bayes/Cass Business School a copertura di parte delle spese di viaggio e di permanenza a Londra. Nel maggio 2020 inizia il caso del professor Urga con l’Università di Bergamo. Il rettore dell’epoca, professor Remo Morzenti Pellegrini, avvia una indagine nei suoi confronti, sostenendo una ipotetica incompatibilità fra gli incarichi da lui ricoperti in Italia e all’estero, alla quale si aggiunge una presunta non conoscenza da parte dell’ateneo della sua doppia affiliazione, dichiarando che al momento della sua entrata in servizio Urga avesse sottoscritto dichiarazioni false. Urga fornisce all’ateneo, in piena trasparenza, tutta la documentazione che prova la assoluta legittimità della sua posizione. In risposta, l’ex rettore avvia una serie di iniziative di contrasto professionale nei confronti di Urga che lo inducono a presentare diversi ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Brescia, per vedere riconosciuta la correttezza del proprio operato. Nel novembre 2020 il TAR, con la sentenza n. 781/2020 accoglie il suo primo ricorso, riconoscendo la legittimità della sua posizione lavorativa, e condannando l’ateneo di Bergamo alla refusione delle spese legali. Nei mesi seguenti, nonostante tale prima sentenza, l’ex rettore e l’Università di Bergamo intraprendono varie, ripetute nuove azioni di opposizione. Fra queste, come accertato dallo stesso TAR con la successiva decisione n. 637/2022: la modifica del regolamento universitario dell’ateneo, in senso retroattivo, volta a sovvertire la sentenza del TAR (a) ed a precostituire i presupposti di una contestazione disciplinare; l’avvio di tale contestazione disciplinare (b); infine, aspetto ancora più grave, l’assunzione di un provvedimento di decadenza immediata (il 10 febbraio 2021) prima ancora dell’esito della contestazione menzionata (c);l’emanazione di una sanzione disciplinare di destituzione (2 Marzo 2021). La destituzione dal lavoro e la decadenza immediata del docente vengono emanati a poche ore dall’inizio di uno dei tre corsi di Econometria di cui Urga era titolare, gli altri due avrebbero dovuto iniziare qualche settimana dopo, a poche settimane dalla laurea di alcuni studenti del corso triennale e magistrale, e mentre Urga era membro e presidente della Commissione per l’Abilitazione scientifica nazionale (2018-2021) per il settore 13/A5, Econometria, per cui dovette subito dimettersi, nonché mentre il docente era membro esterno di concorsi pubblici di prima e seconda fascia in varie università italiane. Tutto questo comportava un danno materiale non solo al docente in questione ma anche gli studenti e al sistema organizzativo universitario, non solo dell’ateneo di Bergamo ma più in generale nazionale. Come se non bastasse, l’11 febbraio 2021, il direttore del Dipartimento di Economia comunica a Urga che non aveva più alcun titolo per accedere ai locali dell’ateneo, se non esclusivamente al fine di recuperare i materiali di sua proprietà, e il 15 febbraio, senza nessun preavviso, veniva bloccato qualsiasi suo accesso informatico istituzionale all’Università di Bergamo, inclusa la sua mail giovanni.urga@unibg.it. Contestualmente, la sua pagina web con il profilo scientifico e con le attivitè didattiche sul sito di UNIBG veniva immediatamente oscurata. Questo creava, come capite, un enorme danno di immagine al docente in questione. Da quel momento Urga era costretto, nuovamente, a rivolgersi più volte al TAR anche per ottenere l’accesso agli atti e documenti necessari per tutelarsi in giudizio, in quanto suo pieno diritto illegittimamente negato dall’ateneo. Nei mesi seguenti, infatti, il TAR Lombardia riconosceva la palese illegittimità dei dinieghi di accesso, condannando ancora una volta l’Università alla refusione delle spese legali (sentenza n. 879/2021 e ordinanza n. 309/2021). Nel giugno 2022, con la ulteriore sentenza (n. 637/2022), il TAR di Brescia certificava tutte le illegittimità delle azioni messe in atto dall’ex rettore e dall’amministrazione dell’Università di Bergamo, ribadendo più volte il distorto uso del potere pubblico, anche tramite gli illegittimi dinieghi di accesso, e la sua finalizzazione a pregiudicare solo ed esclusivamente il professor Urga. Veniva nuovamente accertato lo sviamento di potere, già riscontrato nella precedente sentenza, e il tribunale escludeva anche l’eventuale “errore scusabile”, sottolineandosi che: “al contrario, gli atti di causa evidenziano l’adozione di una sequenza di atti palesemente contrari alla normativa primaria, posti in essere dall’Università resistente e dal suo rettore pro tempore sulla base di una interpretazione fuorviata e distorta del dato costituzionale, già censurata da questo TAR con la sentenza n. 781/2020 (ben nota all’Amministrazione resistente in quanto pronunciata inter partes), e volti anche ad aggirare gli effetti conformativi derivanti da quest’ultima decisione, anche mediante l’adozione di norme regolamentari parimenti illegittime e verosimilmente introdotte ad personam, alla stregua di quanto sopra esposto”. Contestualmente il TAR annullava una serie di regolamenti/decreti/deliberazioni approvate dal senato accademico e dal consiglio di amministrazione dell’ateneo di Bergamo, “incluso il presupposto verbale del Consiglio di Disciplina del 23 Febbraio 2021”, e imponeva all’Università di “reintegrare immediatamente il ricorrente nel posto di lavoro nonché a provvedere, entro il termine di giorni 60 dalla comunicazione della presente sentenza, alla ricostruzione della carriera del ricorrente a far data dall’11 Febbraio 2021, corrispondente alla data di illegittima cessazione del rapporto di lavoro per effetto del provvedimento di destituzione, fino alla effettiva reintegrazione, corrispondendo al medesimo tutti gli emolumenti dovuti per retribuzione e contributi previdenziali e assicurativi, maggiorati di rivalutazione monetaria ed interessi legali dalle single scadenze al saldo”. Dopo la pubblicazione dell’ultima sentenza del TAR, l’ateneo di Bergamo, nel luglio 2022, disponeva la riammissione in servizio del professor Urga, con effetto immediato, sebbene quanto accaduto ha comportato un danno di immagine, materiale, psicologico e biologico che non può certo risolversi con la semplice reintegrazione del docente (e difatti il TAR ha disposto perizia per quantificare tale danno). Ebbene, nonostante le sentenze, e dopo essere stata costretta a fare retromarcia rispetto alle attività illegittime poste in essere, l’Università di Bergamo, nella persona del nuovo rettore, che si pone dunque in continuità con l’operato della precedente gestione amministrativa dichiarata illegittima dal tribunale, nel gennaio 2023, ha fatto appello depositando ricorso al Consiglio di Stato per l’annullamento o la riforma della sentenza del TAR di Brescia. Il caso del professor Urga, dunque, continua. L’Associazione Trasparenza e Merito ha promosso una lettera (ALLEGATO), firmata da alcuni importanti docenti stranieri del settore scientifico di riferimento del professor Urga: prof. Badi Baltagi, Syracuse University, USA; prof. Jean-Marie Dufour, Università McGill, Montreal, Canada; prof. David Hendry, Università di Oxford, Regno Unito; prof. Chihwa Kao, Università del Connecticut, USA; prof. Lynda Khalaf, Università Carleton, Canada; prof. Alain Pirotte, Università Pantheon-Assas, Parigi II, Francia). Si tratta di una testimonianza del suo prestigio internazionale, del suo successo come ricercatore, educatore e mentore, nonché del suo entusiasmo, della sua passione e della sua energia, che hanno contribuito, in modo determinante, ad una maggiore visibilità internazionale dell'Università di Bergamo (che invece continua a porre in essere azioni contro di lui) e quindi anche dell’Università italiana tutta, che dovrebbe essergli, dunque, solidale e riconoscente. “Questa vicenda mi ha profondamente toccato e continua ad amareggiarmi – dichiara il professor Urga che si è iscritto all’associazione Tra-Me e che ha deciso di rendere pubblica la sua storia - ma non ha minimimamente scalfito la mia perseveranza e determinazione nello svolgere il mio lavoro con dedizione e rigore. Anche se non è affatto facile, credo che questa brutta vicenda non debba intaccare la fiducia nei confronti dei nostri atenei e dei nostri studenti. Mi ha solo reso più consapevole della necessità che i casi di Mala Università non possano e non debbano restare impuniti nell’interesse di tutta la collettività”.

Qui trovi il comunicato in pdf di Trasparenza e Merito


Qui poi scaricare la lettera dei docenti di profilo internazionale a supporto del professor Urga, 8 febbraio 2023

Per le sentenze della Giustizia amministrativa si vedano:

Per maggiori dettagli sul suo CV si rimanda a: https://www.bayes.city.ac.uk/faculties-and-research/experts/giovanni-urga https://sites.google.com/site/urgagiovanni/ https://www.bayes.city.ac.uk/faculties-and-research/centres/cea




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