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Tra-Me chiede al Miur una commissione di inchiesta e atti concreti contro il reclutamento truccato

"Trasparenza e merito. L'Università che vogliamo", in seguito alle rassicurazioni avute nei precedenti incontri, rinnova al Viceministro del Miur con deleghe all'Università, Fioramonti, la propria richiesta: non di spendere parole - fin troppe ne sono state dette - ma di compiere atti concreti immediati, attraverso l'invio di lettere formali protocollate, convocazione di rettori, ispezioni e controlli a tappeto, dandone adeguata pubblicità sul sito del ministero, in modo che tutti i cittadini possano conoscere quali iniziative il Miur assume nell'esercizio del proprio potere di vigilanza.


Tra-Me chiede azioni chiare e inequivocabili contro gli atenei coinvolti nei clamorosi casi da noi segnalati, più volte, pubblicamente e agli uffici competenti, con copiosa documentazione, da Catania a Bologna, da Chieti-Pescara a Roma (La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre) e altrove. Recenti nuove segnalazioni pervenuteci dimostrano che molti atenei continuano, incontrastati dalla politica e nel silenzio complice di gran parte del mondo accademico, a manipolare le procedure di reclutamento e a non dar seguito alle assunzioni di vincitori di concorsi universitari.


Tra-Me richiede al Ministro del Miur Bussetti - come già chiesto in precedenti servizi televisivi e articoli di giornale - l'istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare per far luce sui concorsi universitari truccati e sul reclutamento irregolare.


Tra-Me chiede, inoltre, la rimozione dei funzionari responsabili degli uffici che, con evidenti responsabilità, in particolare su alcune precedenti tornate della Abilitazione scientifica nazionale e sulla mancata esecuzione di sentenze della magistratura, hanno avallato le irregolarità e che tuttora bloccano o rallentano gli interventi volti a modificare l'attuale stato di cose, un sistema clientelare a tutti gli effetti.


Tra-Me chiede al Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca di costituirsi parte civile nei diversi processi che hanno già visto rettori o commissioni condannati in via definitiva per illeciti di tipo amministrativo.


Il tempo è ormai scaduto: se non arriveranno immediatamente atti chiari da parte del Miur (non le solite parole, come dichiarazioni, video o interviste), Tra-Me chiederà le dimissioni di tutte le sue cariche con responsabilità politica e tecnica.


15 gennaio 2019


Giambattista Scirè

Amministratore e Portavoce di

“Trasparenza e Merito. L'Università che vogliamo”



Leggi il comunicato cartaceo del 15 gennaio 2019



1 Comment


Pasquale Dattola
Pasquale Dattola
Jan 17, 2019

Meno male che all'università di Messina queste cose non succedono.tutti bravi.....basta guardare i cognomi dell'albo dei docenti,e del personale.

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