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Tra-Me al Fatto: "Non intendiamo piegarci a pratiche che vanno estirpate dalle nostre università"

Un articolo di Ilaria Proietti pubblicato sul "Fatto quotidiano" dal titolo "Concorsi e cattedre: così il Tar della Toscana si è sostituito all’Università di Pisa", evidenzia, una volta di più, l'importanza della recente sentenza dei giudici amministrativi in fatto di reclutamento universitario e parla di precedente giudiziario che fa clamore: l’Università di Pisa dovrà obbedire agli ordini dei giudici del Tribunale amministrativo della Toscana che hanno riconosciuto le ragioni di Vincenzo Formentin, ordinario di Storia della lingua italiana all’Università di Udine, curriculum d’eccellenza, costretto a fare ricorso per ben due volte dopo essere stato scavalcato da una sua collega interna all'ateneo pisano.

Quella del Tar è una decisione significativa, anche se i casi di mala-università sono ancora la maggioranza” spiega Giambattista Scirè, portavoce dell’associazione "Trasparenza e Merito" e soprattutto vittima di un concorso risultato irregolare e del baronato universitario a Catania che lo ha emarginato per anni. “Nel mio caso sono stati annullati i titoli riconosciuti impropriamente a un altro candidato. Il Tar in questo caso va oltre facendosi carico di scrivere che il vincitore di quella cattedra è Formentin la qual cosa dà speranza di tempi rapidi per tutti quelli che, forti del curriculum e delle proprie ragioni, non intendono piegarsi a logiche e pratiche che vanno estirpate dalle nostre Università.


Leggi l'articolo integrale su "Il Fatto quotidiano" del 29 ottobre 2020



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