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Tor Vergata: nuova interrogazione parlamentare di 33 senatori

Ma cosa sta succedendo a Tor Vergata, il secondo Ateneo Romano? A pochi giorni dall’interrogazione parlamentare firmata da quarantuno Senatori sul caso Grüner (http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1069721), ecco che oggi ne è stata presentata un’altra, da parte di trentatré Senatori del M5S, riguardante, ancorché non vi sia riportato il nome e il cognome, un altro associato fondatore di Trasparenza e Merito, l’avv. Giuseppe Cavallaro (http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1071714 ). I protagonisti della vicenda, stando a questa seconda interrogazione parlamentare, sono gli stessi della prima: il Rettore Giuseppe Novelli, il Pro Rettore Vicario Claudio Franchini e il Direttore Generale Giuseppe Colpani. Su quest’ultimo, in particolare, viene concentrata l’attenzione, e – per quanto di specifico interesse rispetto alla nostra Associazione – si legge che


«Colpani sarebbe […] a conoscenza di presunte irregolarità da parte di due docenti, riguardo a un concorso da ricercatore di diritto commerciale e, nonostante il suo ruolo lo obblighi ad aprire un procedimento disciplinare nei confronti dei due indagati, il direttore generale non l’avrebbe ancora avviato; // in qualità di direttore generale e di responsabile supremo dell’ufficio relazioni con il pubblico, Colpani avrebbe contribuito a far sparire la nota di una docente che doveva portare, ex legge ed art. 71 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, ad escludere una candidata dal concorso di diritto commerciale. Ad aggravare la sua posizione, risulterebbe agli atti una comunicazione tramite pec del 17 dicembre 2016 diretta a Colpani, in cui si farebbe presente tale omissione. Quest’ultimo, invece di attivarsi come stabilisce la legge, avrebbe omesso di verificare».


Il concorso in questione è proprio quello contestato, sia in sede di giustizia amministrativa, sia in sede di giustizia penale, dal nostro Associato fondatore Cavallaro. L’interrogazione conclude chiedendo al Ministro «se non ritenga, anche in considerazione delle numerose inchieste giudiziarie in corso, necessario il commissariamento dell’Università di Tor Vergata di Roma».


Cosa dire? Qualora gli addebiti mossi in quest’ultima interrogazione parlamentare dovessero risultare fondati, ed in considerazione dell’altra interrogazione parlamentare di qualche giorno fa riguardante Grüner, il Ministro – ad avviso di Trasparenza e Merito (con la doverosa astensione di Grüner, di Cavallaro e anche di Pierpaolo Sileri, in quanto persone direttamente coinvolte nei procedimenti penali cui si riferiscono entrambe le interrogazioni parlamentari) – ben potrebbe (anzi: dovrebbe) applicare l’art. 2 del decreto legislativo luogotenenziale 7 settembre 1944, n. 264, secondo il quale «il Ministro può, per gravi motivi, sentito il Consiglio dei Ministri, revocare il rettore o direttore, invitando il Corpo accademico a provvedere ad una nuova elezione. Nel frattempo il professore più anziano del Corpo accademico assume le funzioni di rettore o direttore».

Anche perché, già in data 19 luglio 2017, gli allora deputati Saltamartini, Giancarlo Giorgetti e Fedriga, avevano presentato – rispetto alle vicende di Grüner e di Sileri – una apposita interpellanza parlamentare (https://parlamento17.openpolis.it/atto/documento/id/426227), nella quale chiedevano expressis verbis all’allora Ministra «se non intenda valutare se sussistano i presupposti per la revoca del rettore Giuseppe Novelli, prima che intervengano altri eventuali provvedimenti della magistratura (penale, amministrativa e contabile), posto il gravissimo nocumento recato dal suo comportamento al prestigio e alla reputazione non solo dell’ateneo di Tor Vergata, ma dell’istituzione universitaria tutta».



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