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Roma, corruzione per nomine: rinviato a giudizio il rettore di Tor Vergata Novelli

Aggiornamento: 2 mar 2019


Il rettore dell'Università di Tor Vergata di Roma Giuseppe Novelli è stato oggi rinviato a giudizio per l'accusa di tentata concussione e istigazione alla corruzione in relazione ad alcune nomine nell'ateneo. La decisione è stata presa dal Gup Chiara Gallo, il capo di imputazione contestato dal Pm Mario Palazzi.

La vicenda - come ricorderete - nasce dai ricorsi, accolti dal Tar e poi confermati dal Consiglio di Stato, e poi dalle denunce fatte dai coraggiosi colleghi Giuliano Gruner e Pierpaolo Sileri, sui quale c'è ampissima documentazione sul nostro sito.

Nel capo di imputazione si afferma che "abusando della posizione apicale rivestita ha compiuto atti idonei consistenti dapprima nel far pervenire, tramite altri accademici e personale dell'università, a Gruner i motivi del suo forte risentimento, quindi nel minacciarlo direttamente di compromettere irrimediabilmente il suo futuro professionale". Al rettore è contestata anche l'istigazione alla corruzione nei confronti di Sileri in quanto, stando all'accusa della Procura, Novelli prospettò al ricercatore vantaggi professionali (la nomina a professore associato e poi a quella di ordinario) in cambio della promessa di recedere da tutte le iniziative di tutela anche in sede giurisdizionale.

Non solo per le ombre che vengono gettate sull'operato del rettore in queste vicende con il rinvio a giudizio, ma anche e soprattutto per le sentenze del CdS sui casi Gruner e Sileri, le quali hanno confermato una gestione illegittima e irregolare delle nomine, l'associazione Trasparenza e merito rinnova con forza la richiesta di dimissioni del rettore affinché sia dato un segnale utile di trasparenza e legalità, non solo per l'ateneo di Tor Vergata, ma per tutta l'Università italiana.


Leggi l'articolo cartaceo su "Il Fatto quotidiano" del 2 marzo 2019

Leggi l'articolo cartaceo su "la Repubblica" del 2 marzo 2019




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