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Repubblica sul caso Uni Foggia, il Tar contro il rettore: "Puniti quattro docenti perché sgraditi"

Ne avevamo parlato in più occasioni con comunicati e lettere aperte pubblicate sul sito di Trasparenza e Merito e su quotidiani locali di Foggia ed avevamo ragione. Due professori e due ricercatrici avevano contestato tre concorsi e denunciato una truffa milionaria sui finanziamenti regionali. La procura archiviò ma l'ateneo escluse dal nuovo dipartimento i denuncianti per ragioni che nulla hanno a che vedere con il buon funzionamento della pubblica amministrazione. Il Tribunale amministrativo di Foggia ora censura in modo pesante l'operato del rettore e dell'ateneo: "Uso distorto del potere".

Per l'esattezza si può leggere nella memorabile sentenza: "La stessa struttura organizzativa del Dafne (al netto di qualsivoglia fantomatico nuovo corso di Ingegneria in esso ipoteticamente attivato) di per sé risulta essere stata null'altro che una mera riedizione per ridenominazione del vecchio dipartimento Safe, posta in essere semplicemente allo scopo di ostracizzare i quattro docenti non graditi, realizzandosi così, come già anticipato, un caso di scuola di eccesso di potere per sviamento dalla causa tipica. Pertanto, in sintesi, la reiezione della domanda di afferenza finirebbe per sostanziarsi in un allontanamento coattivo di docenti indesiderati in quanto ritenuti organizzativamente problematici".

Leggi l'articolo di Corrado Zunino su Repubblica.


Leggi la sentenza del Tar Puglia del 1 aprile 2022

Leggi l'articolo su "la Repubblica" del 28 aprile 2022



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