Una grandissima notizia per chi crede nell'Università che premia il merito e il rispetto della legalità e della trasparenza ai concorsi: Monica Lazzarin, ricercatrice iscritta da tempo a "Trasparenza e merito", dopo una lunga (ma non lunghissima) vicenda di contenzioso giudiziario, risalente al 2017, e dopo che il Tar nel maggio 2018 aveva annullato il concorso per il quale aveva fatto ricorso, è stata finalmente chiamata come professore associato di Astronomia, astrofisica e fisica della terra e dei pianeti al Dipartimento di Fisica e Astronomia "Galileo Galilei".
Dopo lo svolgimento del concorso da parte di una nuova commissione che l'ha dichiarata idonea e vincitrice, è del 1 febbraio 2019, infatti, (in seguito alle deliberazioni del consiglio di dipartimento e del consiglio di amministrazione) l'atteso decreto del Rettore dell'Università di Padova nel quale si ufficializza e si formalizza la chiamata, facendo esplicito riferimento alla sentenza della giustizia amministrativa.
Ricapitoliamo, in breve, la vicenda.
Come stabiliva la sentenza del Tar Veneto e come ricordava un articolo del "Corriere" pubblicato nel giugno 2018, i commissari avevano usato due pesi e due misure diverse nel giudicare e valutare i candidati, con motivazioni peraltro troppo generiche. In particolare non avevano preso in considerazione adeguatamente un importante lavoro svolto dalla Lazzarin nella Missione spaziale Rosetta, dando invece particolare rilievo ai progetti di ricerca dell'altra candidata, anche se questa non aveva svolto il ruolo di coordinatore scientifico, e non avevano tenuto conto della reale differenza di lavori come relatori di tesi (28 per la ricorrente, solo 3 per la vincitrice). In poche parole, secondo la sentenza, i giudizi della commissione erano stati «generici e non fondati su evidenti riscontri oggettivi», al punto che i giudici avevano annullato il concorso, e ordinato all'ateneo di nominare una commissione di nuova composizione, che, successivamente, tenendo in conto i parametri del Tar, ha dichiarato vincitrice e così idonea alla chiamata la Lazzarin.
Si tratta di una importantissima vittoria personale di una candidata che ha avuto il coraggio e la caparbietà di rivolgersi alla giustizia amministrativa, avendone tutte le ragioni, come dimostra peraltro il curriculum scientifico che alleghiamo qui sotto: idonea all'abilitazione scientifica nazionale per la prima fascia, membro della commissione NASA Postdoctoral Program, partecipante a numerose missioni dell'Agenzia Spaziale Europea, autrice di importanti saggi su Science e su Nature, e molto altro.
Si tratta, soprattutto, di una importante e significativa vittoria per tutta l'associazione e per coloro i quali credono nella giustizia e nella legalità ai concorsi universitari.
L'appello è dunque rivolto a tutti gli altri colleghi affinché facciano come Monica. L'auspicio è che anche altri atenei, dopo l'esito positivo di questa vicenda, siano spinti finalmente a rispettare le sentenze e ad agire in modo corretto, nell'interesse di tutti, docenti, studenti, cittadini e famiglie.
"Trasparenza e merito" continuerà con grinta e senza tentennamenti nell'azione di denuncia pubblica nel tentativo di cambiare in meglio il sistema di reclutamento.
Gli auguri di tutti noi vanno a Monica: siamo con te!
Il precedente articolo sul Corriere della Sera (ed. del Veneto)
La precedente sentenza del Tar Veneto
Il curriculum scientifico di Monica Lazzarin
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