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La grande vittoria di Agnese Rapposelli: dopo la sentenza del Tar, ora ha preso servizio a UniChieti


E' una grande notizia per tutti la recentissima presa di servizio da parte di Agnese Rapposelli, associata di "Trasparenza e Merito", per il posto di ricercatore t.d. (tipo "A") in Statistica (settore scientifico disciplinare Secs-S/01, settore concorsuale 13/D1) presso il Dipartimento di Economia Aziendale dell'Università "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara.

La vicenda è molto nota perché affrontata in più di un'occasione da quotidiani ("Il Centro", "Il Messaggero") e dalle tv (La7, Rai2): il Tar dell'Abruzzo, nell'aprile 2018, aveva accolto in pieno il suo ricorso parlando chiaramente di "illegittima inclusione di titoli e ponderazione non equilibrata dei criteri e dei parametri e di erronea valutazione dei titoli e della produzione scientifica", e per questa ragione aveva annullato gli atti di quel concorso, ordinando all'ateneo di nominare una nuova commissione che rifacesse una seria e scrupolosa valutazione attenendosi ai parametri evidenziati nel testo della sentenza.

A fine ottobre la nuova commissione ha rifatto il concorso e l'esito ha dato come vincitrice proprio la dott.ssa Rapposelli. Il 23 novembre il rettore dell'ateneo ha approvato gli atti e a marzo il consiglio di amministrazione ha autorizzato la presa di servizio.

Dal 1 aprile 2019, dunque, la ricercatrice ha firmato il contratto triennale con l'Università "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara, con sede di servizio presso il Dipartimento di Economia aziendale.

Si tratta di una vittoria storica per una battaglia combattuta in modo epico ed esemplare, che premia il coraggio, la determinazione e la perseveranza di Agnese, la quale - fortificata dalla verità dei fatti e dalla gravità del torto subito - non ha avuto alcuna titubanza nel rendere pubblica la sua storia e nel rivendicare a viso aperto il diritto negatole da quella commissione.

Il suo gesto e il grandissimo risultato ottenuto rappresentano un esempio e una speranza per tutti coloro i quali credono nella trasparenza e nel merito del reclutamento universitario e che decidono di contrapporsi ai gravi episodi di mala università.

Il significato di questa vicenda è sotto gli occhi di tutti: solamente insieme si può superare lo scetticismo di chi crede che tutto, negli atenei italiani, sia già deciso e segnato a tavolino, e si può raggiungere qualsiasi obiettivo nel nome della legalità e del rispetto delle regole. Basta crederci!

L'Associazione, che si onora di averla tra i propri protagonisti, le rivolge un caloroso in bocca al lupo.


Leggi la sentenza integrale del Tar

Guarda i verbali della procedura valutativa della nuova commissione




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