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Il Tribunale si sostituisce all'Università e conferisce la cattedra a chi ha più titoli

La sentenza stratosferica del Tar Toscana (22 ottobre 2020) DESTINATA A CAMBIARE LA STORIA DEL RECLUTAMENTO UNIVERSITARIO ITALIANO.

PER LA PRIMA VOLTA un collegio giudicante esautora totalmente la commissione di un concorso universitario e decide di assegnare il posto al legittimo vincitore senza ulteriori concorsi o commissioni (cioè perdite di tempo e soldi per lo Stato). Leggete voi stessi la parte più significativa del testo:

“La dichiarazione di nullità della delibera impugnata per violazione ed elusione del giudicato comporta l’ESAURIMENTO DELLA DISCREZIONALITA' DELL'ATENEO per effetto del principio del one shot temperato oramai accolto dalla prevalente giurisprudenza.

Per cui LA DECISIONE relativa alla scelta del docente a cui conferire la chiamata non può nuovamente essere rimessa all’Ateneo e DEVE ESSERE, invece, ASSUNTA DA QUESTO TRIBUNALE nell’esercizio della giurisdizione estesa al merito di cui gode in questa sede.

Il Tribunale ritiene che in assenza di plausibili ragioni per prescindere dai giudizi di merito comparativo espressi dalla Commissione valutatrice la chiamata debba essere effettuata in favore del Prof. (…) Dispone la trasmissione della presente sentenza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa.”

Ne scrive oggi "Il Tirreno" di Pisa che titola "Il Tribunale si sostituisce all'Università e conferisce la cattedra a chi ha più titoli".

Scrive Barghigiani:

"Lo aveva già detto il Tar che quel posto non andava assegnato alla candidata interna dell'ateneo. Troppo evidente la qualità dei lavori del concorrente esterno messo da parte a favore della concorrente vittoriosa con "motivazioni illogiche, sviate e prove di ogni consistenza e in parte su argomenti insufficienti di cui non era stato fornito concreto riscontro (...) Il Professore Vittorio Formentin, 60 anni, di Padova, ordinario di Storia della lingua italiana all'Università di Udine, si è visto accogliere il ricorso e spalancarsi le porte della cattedra a Pisa. Il Tar nomina come commissario ad acta il rettore Paolo Mencarella "affinché provveda, come longa manus del Tribunale e in sostituzione di tuti gli organi competenti ad adottare gli atti amministrativi necessari ad attribuire al docente la posizione (...) Definitiva la sciabolata del Tar: "Ragioni di trasparenza ed imparzialità non possono ammettere che decisioni posteriori alla pubblicazione del bando divengano determinanti ai fini dell'esito della selezione". Cattedra annullata ed assegnata a chi aveva i titoli per meritarsela. "


La sentenza integrale del Tar Toscana del 22 ottobre 2020

L'articolo integrale su "Il Tirreno" (ed. Pisa) del 27 ottobre 2020

L'articolo integrale su "Il Messaggero" del 27 ottobre 2020



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