Il concorso pubblico per consiglieri parlamentari della Camera dei deputati: "Trasparenza e Merito" chiede che si vigili con attenzione sulla trasparenza di questa procedura selettiva.
Dopo un percorso abbastanza lungo, aspro, tortuoso ma anche efficace ed emozionante, siamo arrivati ad uno spartiacque importante.
L’Associazione Trasparenza e Merito è divenuta sempre più punto di riferimento per coloro i quali, nel nostro Paese, abbiano il coraggio ed intendano non piegare la testa ai soprusi e alle ingiustizie e che vogliano contrapporsi ai tanti, troppi episodi di mala università sparsi negli atenei italiani, ma più in generale ai concorsi, ovunque, nella pubblica amministrazione.
Tra-Me è diventata, oggi, qualcosa di più. Ci hanno contattato da ogni settore della pubblica amministrazione, a chiederci consiglio, supporto, aiuto. E così sono partiti ricorsi, denunce. Abbiamo reso noto sempre notizie e informazioni all’opinione pubblica, tutto esclusivamente per amore della trasparenza e del merito. Ci hanno contattato non solo dal mondo dell’università pubblica, privata, telematica, ma anche dal mondo della scuola, del consiglio nazionale della ricerca, dell’alta formazione artistica e musicale. Sempre più cittadini si rivolgono a noi, sconfortati dalla delusione per questa classe accademica e per questa classe politica, che hanno frustrato ogni aspettativa di giustizia, rigore, serietà.
Il nostro è un tentativo di dare risposte, non astratte, attraverso una costante e incessante ricerca della verità, ma concrete, con atti, azioni, gesti pubblici e denunce giudiziarie alle domande di giustizia e di moralità che provengono dalla cittadinanza.
Abbiamo fatto e faremo sempre riferimento ad atti, documenti, sentenze, chiare incontrovertibili, granitiche, che hanno sempre dimostrato la veridicità delle nostre azioni e consolidato la nostra credibilità, acquisita sul campo. Ci sono stati concorsi annullati, candidati reintegrati in posti che erano stati illegittimamente e arbitrariamente scippati, ci sono state condanne di commissioni.
Ma un documento è sempre anche tutto quello che potrebbe dirci. Per questo occorre un occhio vigile, guardingo, di monitoraggio, da parte dell’opinione pubblica e dell’informazione sui concorsi pubblici, di qualunque natura essi siano. Anche alla Camera dei deputati. Solo in questo modo, infatti, è possibile provare a ristabilire il nesso smarrito tra trasparenza, merito e selezione pubblica, inverare la dimensione etico-civile oltre che scientifica della valutazione ad un concorso.
Ebbene, ora che siamo sempre più consapevoli del nostro ruolo nella società italiana in questo inizio decennio del XXI secolo, un ruolo inedito e originale da protagonisti, unici e soli in un mondo dell’università, della scuola, della cultura in generale dominato in gran parte da opportunisti, furbi, arrivisti, manipolatori, cerchiamo di interpretare al meglio, senza sconti per nessuno, il ruolo di FARO DI TRASPARENZA E MERITO NELLA NOTTE DELLA REPUBBLICA.
Segnaliamo dunque all’attenzione di tutti (a seguito di una mail che ci è pervenuta anonimamente) i possibili rischi circa la correttezza nella selezione dei prossimi Consiglieri parlamentari della Camera dei Deputati e le possibili influenze esterne anti-meritocratiche che potrebbero decidere l’esito di questo concorso. Il Parlamento della Repubblica italiana merita funzionari selezionati con trasparenza e merito, senza imbrogli e connivenze da parte di nessuno.
Nella lista degli ammessi alle prove scritte figurano, vari consulenti del Governo (sia di palazzo Chigi che di alcuni ministeri, che da tempo sono supportati dall'attuale maggioranza in Parlamento ed altri resistono alla transizione da un governo all’altro). Si tratta di persone che hanno un contatto continuo con la burocrazia della Camera dei deputati, facendo da tramite tra amministrazioni e che sono supportati dalla maggioranza in Parlamento. Entrambi aspetti che aumentano le probabilità che possano avere dei trattamenti di favore in questa selezione pubblica.
Nella lista dei candidati, inoltre, ci sono nomi di persone molto vicine, ad esempio collaboratori di cattedra, dottorandi, ricercatori, consulenti, liberi professionisti vari, in possibile conflitto di interessi, con i commissari di questo pubblico concorso.
Occorre, dunque, rendere pubblico questo elenco e vigilare affinché il concorso si svolga nella massima trasparenza, con i riflettori dell’opinione pubblica e dei media. Si tratta, infatti, di premiare il merito mediante una selezione dove non conta di chi si è figli, o se si è collaboratori di tizio o caio, o se si ha un appoggio della maggioranza di governo o rapporti consolidati con la Camera. Si tratta di mettere tutti i candidati e concorrenti sullo stesso piano di partenza e valutarli esclusivamente sulla base dei loro titoli e professionalità. La nostra speranza è, dunque, che la commissione svolga onestamente, correttamente e seriamente, il proprio compito, senza favoritismi e raccomandazioni.
A questo proposito rendiamo noto l’elenco dei concorrenti ammessi (nel link) e quello dei commissari del concorso:
La Commissione esaminatrice del concorso pubblico, per esami, a trenta posti di Consigliere parlamentare della professionalità generale della Camera dei deputati, è così composta:
on. Roberto Fico, Presidente della Camera dei deputati, Presidente;
dott.ssa Lucia Pagano, Segretaria generale, membro;
prof. Roberto Adam, già ordinario di diritto dell’Unione europea, Università Tor Vergata - Roma, membro;
prof.ssa Mirzia Bianca, ordinario di diritto privato, Università La Sapienza - Roma, membro;
prof.ssa Daniela Luigia Caglioti, ordinario di storia contemporanea, Università Federico II - Napoli, membro;
prof. Giuseppe Ciccarone, ordinario di politica economica, Università La Sapienza - Roma, membro;
prof. Paolo Ridola, ordinario di diritto pubblico comparato, Università La Sapienza - Roma, membro;
prof. Simone Torricelli, ordinario di diritto amministrativo, Università di Firenze, membro;
dott. Giacomo Lasorella, vicesegretario generale, membro;
dott. Fabrizio Castaldi, vicesegretario generale, membro;
dott. Costantino Rizzuto Csaky, vicesegretario generale, membro;
dott. Stefano Armando Antonio Murgia, consigliere capo Servizio del personale, membro e segretario;
dott. Bernardo Polverari, consigliere capo ufficio, segretario.
Il prof. Paolo Ridola è delegato ad assumere, in caso di assenza o di impedimento del Presidente, le sue funzioni.
Elenco concorrenti ammessi alle prove scritte
Elenco commissari - Gazzetta Ufficiale - Amministrazioni centrali -Camera dei Deputati

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