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Fatto quotidiano: "Il processo ai baroni inizia senza il Miur e il Comune"

Un articolo del "Fatto quotidiano" del 12 settembre 2019 torna sulla vicenda dell'inchiesta di diritto tributario scoppiata alla fine del 2017. Baroni & concorsi truccati: processo senza le istituzioni. Udienza preliminare per i prof di diritto tributario, il ministero dell'Istruzione e il municipio non sono fra le parti civili.


Scrive il Fatto:

"Concorsi ritenuti "truccati", una fitta rete di relazioni sull'asse Firenze-Pisa-Roma, ma soprattutto quella che la Procura di Firenze ha definito "una vera spartizione di potere nelle università toscane". L'accusa principale è corruzione nel senso dello scambio di favori tra professori. L'inchiesta emersa due anni fa, nata dall'esposto del ricercatore Philippe Laroma Jezzi aveva decapitato l'intero dipartimento di Diritto tributario con 59 professori coinvolti, 7 arresti e 22 interdetti dalla professione. Ma soprattutto aveva provocato un danno di immagine enorme all'Università di Firenze. Eppure, nel primo giorno di udienza preliminare (rimandata al 25 ottobre) che deve decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio per 45 professori, l'ateneo fiorentino e il ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (Miur), non si sono costituiti parte civile. Ci sono solo Laroma e l'Università di Pisa, coinvolta in un concorso a ricercatore a tempo determinato: la decisione sulla loro ammissione come parti civili è rinviata alla prossima udienza. Ieri era la prima occasione per costituirsi. Formalmente c'è ancora tempo fino alla decisione del giudice di rinviare o meno a giudizio gli imputati. Eppure, all'indomani dell'indagine, il rettore dell'Università di Firenze, aveva annunciato in pompa magna che l'ateneo si sarebbe costituito parte civile. Il rettore era stato seguito a ruota dal Miur, come confermato dall'allora ministro per i Rapporti col Parlamento, Anna Finocchiaro, durante un question time alla Camera. Ieri invece nessuno dei due enti era presente in aula (...) Il rettore sembra intenzionato a costituirsi il 25 ottobre ma rilascia una dichiarazione meno netta: "Confermo la volontà già espressa di esercitare il nostro diritto al risarcimento del danno, specialmente di immagine, che l'Ateneo fiorentino ha subito per effetto della vicenda dei concorsi nel Diritto tributario. - ha detto Dei - Nelle more dell'accertamento delle responsabilità penali stiamo valutando con quali tempi e modalità intraprendere tale azione risarcitoria" (...) Tra i professori coinvolti ci sono anche nomi molto noti del diritto tributario come Pasquale Russo, Adriano di Pietro e Roberto C. Guerra. Alcuni imputati oggi sono difesi da colleghi o ex colleghi penalisti che sono anche loro colleghi all'Università, come l'avvocato e ordinario in pensione di Diritto penale a Firenze Giovanni Flora, che tra gli altri assiste anche i prof. Andrea Vignarelli Colli e Andrea e Maria Concetta Parlato. L'inchiesta si era conclusa a febbraio e i pm di Firenze avevano richiesto il rinvio a giudizio con le accuse a vario titolo di concorso in corruzione, induzione indebita, frode in pubbliche forniture, abuso di ufficio e truffa."


Leggi l'articolo cartaceo sul "Fatto quotidiano" del 12 settembre 2019



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