Come ricorderete, "Trasparenza e Merito" aveva invitato, giorni fa, il Ministro del Miur a commissariare - come è giuridicamente nelle sue prerogative in caso di "gravi motivi" (e non solo di dissesto finanziario) - l'ateneo di Catania, ed aveva poi scritto una LETTERA APERTA alle Istituzioni e al Presidente del Consiglio Conte, pubblicata sui principali organi di informazione, nella quale si chiedevano provvedimenti e azioni immediate, vista l' "emergenza costituzionale" sul reclutamento irregolare in molti atenei d'Italia e in particolare a seguito del gravissimo contenuto delle intercettazioni nell'inchiesta della Procura di Catania "Università bandita".
Peraltro si sono susseguiti, in questi giorni, vari appelli da parte di molti docenti dell'ateneo catanese per rinviare lo svolgimento delle elezioni del rettore, indette per il 23 di agosto (letteralmente una farsa) dall'attuale decano dell'ateneo (su mandato del Miur), il Prof. Di Cataldo, che è stato coinvolto alcuni anni fa in un procedimento amministrativo su un concorso irregolare, nel quale - come si legge nella sentenza che abbiamo pubblicato sul nostro sito - è stato arrecato un danno erariale ed è stato commesso un eccesso di potere da parte sua.
Ebbene, oggi il Presidente Conte ha risposto al nostro appello, concordando con il Ministro Bussetti l'invio di ispettori ministeriali all'ateneo di Catania "per verifiche amministrative e contabili al fine di accertare la regolarità e la correttezza dei procedimenti amministrativi e dell'impiego di risorse pubbliche, rimanendo impregiudicate le indagini penali".
Si tratta di un precedente enorme, significativo, la prima volta nella storia d'Italia che accade l'invio di ispezioni ministeriali in un ateneo italiano. E' un chiaro segnale dato a chi abusa negli atenei e una prima iniziale importante vittoria dell'Associazione in vista dell'Università che vogliamo.
Leggi la notizia riportata dall'ANSA del 15 luglio 2019
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