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Tra-Me chiede al viceministro Fioramonti che sia commissariato l'ateneo di Catania

In studio, ospite a L'aria che tira su La7 nella puntata del 1 luglio 2019, Giambattista Scirè, a nome di "Trasparenza e merito", ha parlato di EMERGENZA COSTITUZIONALE sull'Università a seguito dei comportamenti immorali, del linguaggio usato e dei reati commessi da parte di quella che la procura di Catania e i giudici del tribunale hanno definito come una vera e propria "associazione a delinquere", formata dai più alti vertici dell'ateneo e finalizzata a pilotare concorsi già predeterminati, con falsi ideologici, abusi di ufficio e turbativa di procedure amministrative. Non è un fatto grave come tanti in passato se ne sono visti nelle università, ma è gravissimo, e come attestano i giudici, questo sistema coinvolge molti altri atenei italiani. L'inchiesta si espanderà. Le Università, sulla base dei commi l e 2 dell'art. 6 Legge 9 maggio 1989 n. 168, godono di autonomia regolamentare in materia organizzativa ma devono farlo nel rispetto dei principi fissati a livello sovranazionale, dalla Costituzione e dalla legge. Ciò, in questo e in molti altri casi, non è accaduto. Il danno di immagine, economico, morale, alla qualità della ricerca scientifica, agli studenti, ai pazienti, ai cittadini tutti è davvero inestimabile perché rischia di delegittimare l'intera istituzione e il futuro del paese. Occorre una chiara netta e intransigente presa di posizione da parte delle alte cariche dello Stato mentre il ministro e il viceministro del Miur, direttamente interessati, devono COMMISSARIARE l'ateneo di Catania e gli atenei coinvolti in simili illeciti e abusi da parte di rettori, prorettori, direttori di dipartimenti, inviare ispezioni, sospendere e multare i docenti coinvolti da condanne, annullare i concorsi predeterminati. E dire che nell'ambiente accademico c'è perfino chi si meraviglia perché diminuiscono drasticamente le iscrizioni agli atenei, in particolare a Catania. Quale esempio per i nostri giovani? Quello di pontificare dalle cattedre e in pubblico e poi maneggiare nel segreto delle stanze? Per realizzare un decisivo cambio di passo occorre pene severe per chi manipola in concorsi e una seria e radicale riforma del sistema universitario. Trasparenza e Merito. L'Università che vogliamo ha fatto molte proposte chiare e percorribili, finora siamo rimasti inascoltati. Sul caso Scirè, altamente simbolico per ovvi motivi, visto e considerato il muro di gomma e la collusione dell'ateneo con la commissione condannata, tenuto conto di tutte le sentenze amministrative e penali, è stato chiesto al rappresentante del Ministero (MIUR) con deleghe all'Università, il Viceministro Fioramonti (che era in collegamento telefonico con lo studio della trasmissione), di fare fatti e non più solo parole. Alla luce della recente sentenza penale di condanna della commissione, in accordo con il futuro nuovo commissario o reggente dell'ateneo di Catania, si devono annullare gli atti di quel concorso illegittimo e dichiarare Scirè vincitore dello stesso, procedendo all'immediata presa di servizio. Il risarcimento economico fatto dopo la sentenza amministrativa si può considerare come una parziale e limitata restituzione, in termini puramente economici, di un danno ben più vasto, non quantificabile e inestimabile inferto alla sua vita e alla sua carriera di studioso.


Guarda il video integrale dell'intervento di Giambattista Scirè negli studi di La7


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