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L’università italiana non tiene conto del merito scientifico nel reclutamento dei suoi docenti

"L’università italiana non tiene conto del merito scientifico nel sistema di reclutamento dei suoi docenti". Per noi di "Trasparenza e Merito", una affermazione di questo tipo era da per scontata da tempo. Adesso - ed è questa l'importante e significativa novità - lo conferma e lo certifica, autorevolmente, la rivista scientifica “International Journal for Educational Integrity”, in un saggio (open access) pubblicato di recente.

Gli autori (Gallina, Lolli, Porfirio e Gallo) dimostrano, dati alla mano (come potrete verificare agevolmente dalla lettura del saggio), che in Italia le posizioni universitarie vengono assegnate mediante procedure di concorso che sono solo apparentemente aperte a tutti gli studiosi. In realtà, il favoritismo, il nepotismo, la corruzione influiscono considerevolmente sull'assunzione dei docenti. I ricercatori che non godono di un sostegno clientelare restano esclusi dal mondo accademico e sono costretti a cercare lavoro all'estero o presso istituzioni e centri di ricerca non universitari, oppure ad abbandonare la carriera.

Dallo studio, svolto mettendo a confronto dati scientifici incontestabili (Scopus), risulta chiaramente che i ricercatori non assunti, nella maggioranza dei casi, hanno una capacità scientifica migliore di quelli che hanno raggiunto la cattedra in Italia. In conclusione, dallo studio certificato da questa importante rivista internazionale che si occupa proprio di integrità dell’insegnamento a livello globale, l’assunzione di docenti italiani non tiene conto del merito scientifico e che, dunque, i concorsi universitari in Italia, per come vengono svolti attualmente (e per come si sono svolti negli ultimi anni), sono una apparente e falsa rappresentazione di competizione meritocratica.

Dai dati presentati nel saggio, inoltre, emerge chiaramente che, una volta ottenuto un posto di lavoro a tempo indeterminato all’università, in Italia, i docenti risultano meno motivati a pubblicare, non hanno incentivi a mantenere un alto livello di produzione scientifica, dunque il sistema accademico italiano, nel complesso, risulta orientato verso un evidente abbassamento del suo livello scientifico, a differenza di altri paesi.

Buona lettura.


QUI trovate l’indirizzo del sito dove è possibile scaricare gratuitamente il saggio di “International Journal for Educational Integrity”


QUI trovate il saggio in pdf





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