Anna Maria Monteverdi, ricercatrice in Storia del teatro all'Università di Milano e associata di Trasparenza e Merito, parla del suo caso e della sua battaglia alla puntata de "La vita in diretta" (Rai uno) del 29 ottobre 2018.
Queste le sue parole:
"Molto complicata la mia carriera, anche se non è una storia di discriminazione al femminile, ma da donna non sono stata certo aiutata. Il mio è stato un percorso legato a vari contrasti, vari concorsi non proprio straordinariamente trasparenti e un concorso della fine del 2009 che si è concluso un anno fa. Sono l'ultima ricercatrice a tempo indeterminato assunta in Italia, perché dopo la legge Gelmini, la 240 del 2010, sono state previste solamente figure di ricercatore a tempo determinato, e sono stata assunta dopo un percorso lunghissimo, durato dal 2010 fino all'anno scorso, ovvero il 1 novembre 2017, quando c'è stato il decreto rettorale di nomina col quale sono entrata. Otto anni nei quali ci sono stati vari ricorsi, ricorsi in ottemperanza del giudicato, fermi, chiusure, incontri, poi però il finale, forse anche una sorta di riconciliazione, che dà un senso di speranza, perché in effetti il Rettore avrebbe anche potuto fare un decreto di cancellazione del posto, che è una di quelle cose che ogni tanto, anzi spesso, fanno le università che si trovano di fronte a questo tipo di contenziosi giudiziari, mentre invece è arrivata questa nomina. Voglio pensare che sia stato un gesto di riconciliazione , e quindi in questo momento sì, dopo tutto, sono dentro l'Università. Finalmente."
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