Agnese Rapposelli, ricercatrice di Statistica economica, membro di "Trasparenza e Merito", alla fine è riuscita ad ottenere il posto come RTD B (per tre anni). Ha già conseguito l'Abilitazione scientifica nazionale nello stesso settore per il passaggio a professore associato, che ci sarà, previa valutazione, alla fine del triennio.
E’ bello vedere come un ateneo (Chieti-Pescara), un dipartimento (Economia), un intero settore scientifico disciplinare (Statistica), siano stati finalmente costretti a piegarsi al rispetto della legge. Il Dipartimento ha votato all'unanimità il suo ingresso. "Ora vorrei dedicarmi alla ricerca", dice. L’augurio dell'associazione è che lei (come tanti altri d’ora in poi) possa presto fare ricerca in una università diversa, in una università migliore, più equa, più corretta, più trasparente, più meritocratica. L’università che, tutti insieme, noi di "Trasparenza e Merito", statene pur certi, cercheremo di costruire, con le unghie e con i denti, per il bene delle generazioni a venire.
L'articolo di Corrado Zunino su "Repubblica".
"Agnese è entrata in Dipartimento. Tre anni da ricercatrice, a partire dallo scorso 1 novembre, nella facoltà di Economia, Statistica economica la disciplina. Agnese Rapposelli, 42 anni, è stata la protagonista del longform di Repubblica "Agnese nel Paese dei baroni" in cui abbiamo raccontato i concorsi pubblici falsati, guidati, cuciti su misura nell'accademia italiana. Lei, brillante studiosa, aveva registrato una conversazione con il professor Roberto Benedetti, ordinario di Statistica che le offriva di entrare in un giro gestito di posti possibili: "Spero che i termini della proposta tu li abbia capiti". La candidata rifiutò: "L'università è res publica", fece notare al docente, "dovrebbero entrare i migliori". Portò le carte, e quella registrazione, alla Procura di Chieti, dove tutt'oggi il suo fascicolo non trova la luce che merita.
Il 26 ottobre il Dipartimento di Economia l'ha chiamata: il vincitore del concorso di Statistica economica, dove era arrivata seconda e che lei ha contestato come tutti i precedenti, aveva rinunciato al posto, scegliendo la sede di Urbino. E così, per scorrimento, questa volta è toccato ad Agnese Rapposelli. Non era una banalità, lo scorrimento di graduatoria, per un concorso sul quale ci sono state tre sentenze del Tar Abruzzo che per tre volte avevano annullato la prova nominando, con l'ultima decisione, un "commissario ad acta" (che, anche in questo caso, aveva girato gli atti in procura).
Il 26 ottobre, dopo il clamore salito attorno alla vicenda e la rinuncia del vincitore, il Consiglio di Dipartimento ha votato la mozione "se il primo non c'è più, entra il secondo". E all'unanimità ha deciso che fosse logico e giusto offrire la possibilità di un triennale ad Agnese Rapposelli. Il professor Benedetti, il giorno del voto, non c'era: assente giustificato.
Per accettare il posto da ricercatrice con possibilità di accesso alla carriera dell'insegnamento - sulla disciplina Statistica economica la dottoressa Rapposelli possiede dal 2017 l'Abilitazione scientifica nazionale -, la studiosa ha dovuto rinunciare al contratto triennale su Statistica, dove le era stata inibita l'abilitazione e sulla quale ha avviato ricorsi e attende un giudizio.
Si chiude positivamente una lunga vicenda in cui un'intera università - Chieti-Pescara - si era opposta con determinazione e per anni all'ingresso di una ricercatrice lì formata che aveva avuto il torto di contestare i modi e i risultati dei concorsi interni. Oggi Agnese Rapposelli, coronato un percorso, preferisce mantenere un profilo non polemico. Interpellata, si limita a dire: "Spero davvero di potermi dedicare, da oggi in poi, solo alla ricerca".
Leggi l'articolo su "La Repubblica" del 2 novembre 2021
Leggi l'intervista su "La Repubblica" del 5 novembre 2021
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