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Riparte il futuro e caso Scirè: condanna commissione, riconoscimento per la figura del whistleblower

In un articolo del 26 aprile 2019 dal titolo "Una settimana, due grandi risultati: la vittoria di Giambattista Sciré e l’approvazione della legge europea sul whistleblowing" pubblicato da "Riparte il futuro", si citano il caso Scirè e l'azione importantissima di "Trasparenza e merito", in vista del cammino che avvicina sempre più l’Italia verso il pieno riconoscimento sociale e giuridico dell’importanza della figura del whistleblower. Scrive l'articolo: "Lo storico Scirè ha denunciato e a ciò ha fatto seguito la più classica e triste delle sorti per ogni whistleblower (chi denuncia illeciti sul lavoro): isolamento e privazione dell’impiego. Ma questo non ha demoralizzato Giambattista che dal2011 ad oggi ha continuato a lottare fino a raggiungere, qualche giorno fa, una vittoria forse inizialmente insperata. Il 17 aprile 2019 la giustizia penale ha infatti riconosciuto finalmente la condotta illecita portata avanti dai docenti della commissione giudicante ai danni di Sciré. I tre professori vengono così condannati a 1 anno di reclusione (pena sospesa) e all’interdizione dai pubblici uffici per abuso d’ufficio. Giambattista commenta così la sentenza: "condanna simbolicamente esemplare che deve fungere da monito per il futuro del reclutamento universitario italiano. La macroscopica condotta irregolare, già sanzionata a livello amministrativo, è stata confermata in sede penale, accertando l'intenzionalità e il dolo nella violazione del bando e del decreto ministeriale”. Un grande risultato che avvicina sempre più l’Italia verso il pieno riconoscimento sociale e giuridico dell’importanza della figura del whistleblower. In una settimana abbiamo così assistito a due eventi di fondamentale importanza. Da una parte la direttiva europea sul whistleblowing: l’Italia entro i prossimi due anni dovrà quindi attivarsi per recepirla giungendo così a riconoscere tutele ancora più ampie a chi, con coraggio e senso del dovere, decide di non piegarsi e denunciare. Dall’altra il caso Sciré che ha raggiunto un nuovo e importante riconoscimento ma che non si chiude qui. Giambattista continua la sua lotta per la giustizia per mezzo dell’associazione "Trasparenza e merito. L'Università che vogliamo", no profit, fondata insieme ad altri ricercatori che come lui sono rimasti vittime di ingiustizie nel mondo accademico e che si impegnano, da oggi forse con ancora più determinazione, per ottenere un’università più trasparente e meritocratica. Due risultati storici che ci mostrano come quella intrapresa da noi, da chi quotidianamente ci sostiene e da tanti cittadini modello come Giambattista sia la strada giusta per cambiare in meglio il nostro paese. Un passo alla volta stiamo cambiando il futuro. Grazie a tutti."


Leggi l'articolo integrale su "Riparte il futuro" del 26 aprile 2019




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