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All'Università di Bari hanno un problema: un docente a giudizio per reato sessuale resta in servizio

Così titola un articolo su Repubblica del 25 maggio 2019: Bari, Ricatti e molestie ma il professore resta in cattedra.

Un docente titolare della cattedra di Diritto Civile è stato rinviato a giudizio per concussione, tentata concussione, violenza sessuale aggravata e tentata violenza sessuale nei confronti di due studentesse, ma l'ateneo di Bari rinvia la decisione sul suo allontanamento. Le intercettazioni shock in cui il docente parla di avance alle studentesse.

Si può leggere nell'incipit dell'articolo: all’università di Bari hanno un problema, anzi, almeno due. Nelle ultime settimane le procure hanno chiesto il rinvio a giudizio per due docenti per reati a sfondo sessuale: il primo, che insegnava all’università di Taranto, Economia aziendale, e oggi in pensione, è accusato di di concussione, molestie con abuso di potere e di autorità, violenza sessuale e abuso d’ufficio. Il secondo, docente di giurisprudenza, Diritto civile, è imputato invece di tentata concussione, violenza sessuale aggravata e tentata violenza sessuale nei confronti di due studentesse.

A noi pare che, a seguito dell'esito delle indagini preliminari e del rinvio a giudizio, se è vero che il processo al docente deve svolgersi esclusivamente nelle aule giudiziarie, visto il contenuto delle registrazioni riportate in più di un articolo, ormai di dominio pubblico, e vista la gravità dei capi di imputazione, sarebbe corretto che, a tutela del buon nome dell'Università come istituzione, per fugare qualsiasi dubbio su anomale resistenze, l'ateneo di Bari sospendesse il docente in attesa della sentenza definitiva.


Leggi l'articolo on line su "Repubblica" del 25 maggio 2019

Leggi l'articolo integrale su cartaceo di Giuliano Foschini, "Repubblica" 25 maggio 2019



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